domenica 31 gennaio 2016

Il fenomeno di Wattpad & Case editrici furbe

Hello My Little Readers! 
Oggi volevo trattare un argomento un po' spinoso riguardante le pubblicazioni che ci stanno proponendo le case editrici e che provengono da Wattpad.


Premessa:  Ci sono storie su Wattpad valide e con un vero e proprio lavoro dietro, pertanto se sei un autore del social network, non sentirti offeso. Peace and Love 


Fino a pochi mesi fa nessuno sapeva nemmeno dell'esistenza di Wattpad e ora sembra che sia un covo di scrittori con i fiocchi, a guardare le pubblicazioni delle case editrici italiane.
Ma che cos'è Wattpad? E' un sito in cui gli utenti hanno la possibilità di pubblicare a capitoli i propri lavori per ricevere commenti e voti da altri utenti. Praticamente Efp con una grafica migliore.

Dovete sapere che ho speso e spendo diverso tempo su questa piattaforma e che ho addirittura l'app sul cellulare. Che sia per leggere traduzioni amatoriali di romanzi che in Italia sembrano non arrivare mai *coff *coff heir of fire *coff *coff o che sia semplicemente per cercare letture frivole che più frivole non si può (il mio masochismo non è una novità), non è importante. Rimane comunque quello che piace a noi: Una fonte infinita di materiale trash.
Eh sì, perché tra le storie ci sono dei veri e propri orrori, il che è dovuto dall'età degli scrittori, che diventano popolari grazie a dei lettori ancora più immaturi sotto il punto di vista letterale.
Non importa se non coniughi i verbi correttamente, se inserisci le virgole solo quando ci sono degli elenchi o se scrivi i dialoghi come se fosse un copione, sei su Wattpad, e puoi diventare scrittore lo stesso.
Prendiamo come esempio After. Tutti ormai lo conosciamo e lo abbiamo visto nelle vetrine delle
librerie, nei cartelloni pubblicitari o persino in spot televisivi.
Il romanzo, scritto dalla ventiseienne Anna Todd nel 2013, è stato portato l'anno scorso in Italia dalla Sperling & Kupfer in seguito al successo che ha avuto sull'omonima piattaforma. Parliamo infatti  di 367 milioni di visualizzazioni! Il mio parere che il romanzo sia pessimo può essere condivisibile oppure no, non mi voglio soffermare più di tanto su questo, quanto sui tremi che tratta. All'interno ci sono contenuti sessuali espliciti, temi seri (stupro, violenza domestica, alcolismo...) buttati con superficialità e altre volgarità. Se vogliamo questi possono essere il filo conduttore di un po' tutte le fanfictions presenti. Rimarreste senza parole se vi dicessi quante volte ho letto di violenze sessuali come se fossero un gioco.

venerdì 8 gennaio 2016

Recensione: Laggiù mi hanno detto che c'è il sole di Gayle Forman

Hello My Little Readers! 
Anche se un po' in ritardo, vi auguro un felice anno nuovo, e lo faccio proponendovi una lettura che ha concluso con il botto il mio 2015 di letture. Chissà... potrebbe far iniziare bene il vostro 2016 ;)

Titolo: Laggiù mi hanno detto che c'è il sole
Titolo originale: I was here
Autore: Gayle Forman
Casa Editrice: Mondadori
Pagine: 283
Genere: Contemporary
Prezzo Cartaceo (rilegato): 18,00 €
Prezzo eBook: 9,99 €
Pubblicazione: 27 ottobre 2015
                                                                                                                Trama: "Mi rincresce informarvi che mi sono tolta la vita. Era una decisione che meditavo da tempo e di cui mi assumo tutta la responsabilità. So che vi farà soffrire e me ne rammarico, ma sappiate che dovevo porre fine alle mie sofferenze. Voi non c'entrate niente , è stata una mia scelta. Voi non avete nessuna colpa." Questa è la lettere che Cody riceve il giorno in cui Meg, la migliore amica di sempre, si toglie la vita bevendo una bottiglia di candeggina in una squallida stanza di un motel. Cresciute insieme, Meg e Cody erano inseparabili, non esistevano segreti tra loro, o almeno questo era quello che pensava Cody. Quando però va a recuperare le cose dell'amica nella città dove un anno prima si era trasferita per andare al college, scopre che c'è tutta una parte della vita di Meg da cui lei era stata esclusa: i coinquilini, gli amici del college e Ben. Il ragazzo con la chitarra, un sorriso strafottente e tanti, troppo lati oscuri. E poi c'è un file criptato sul computer dell'amica che una volta aperto, sconvolgerà Cody: all'improvviso tutto quello che credeva di sapere su Meg sembrerà non avere più senso.
Voi non avete nessuna colpa.
                                           -Meg.



Quando vengono pubblicati dei romanzi che trattano argomenti delicati come il suicidio, c'è sempre la paura che vengano discussi con superficialità, soprattutto se il libro in questione è uno young adult. Per quanto mi riguarda, non avevo mai avuto occasione di leggere qualcosa a riguardo, se escludiamo Raccontami di un giorno perfetto di Jennifer Niven che ho lasciato in sospeso ed Il mio cuore ed altri buchi neri, che tocca molto le corde di questo.
Quando ho iniziato la lettura non sapevo cosa aspettarmi, voglio dire, avevo letto a malapena tutta la trama ma trattandosi di un regalo non ci ho fatto troppo caso e mi sono buttata. E per fortuna direi! La trama ce lo potrebbe spacciare per un romanzetto romance, ma non è affatto così; ve lo assicuro.


Questa è la storia di Meg, un'adolescente nata in una cittadina monotona, con un'amica del cuore: Cody. Le due sono sempre state molto legate, ma si sono dovute separare quando Meg si è trasferita in un college fuori città. Nonostante la distanza si sentivano ogni giorno via mail, ma man mano che il tempo passava si parlavano sempre meno, un po' anche a causa della gelosia di Cody perché l'amica era riuscita a scappare da quel buco infernale e a costruirsi una nuova vita.
Poi arriva la fatidica email da Meg: "Mi rincresce informarvi che mi sono tolta la vita". Nessuno capisce il motivo di tale gesto, era una ragazza felice, aveva una famiglia che l'amava. "Perché?": Questa è la domanda che assilla Cody, e quando lei va a recuperare le cose della amica dal dormitorio del college e scopre un file criptato sul suo computer, si rende conto che forse non conosceva la sua amica così bene.

Ho sempre pensato che è preferibile essere odiati che ignorati.
E forse è meglio provare quello che sto provando piuttosto che non sentire niente.