mercoledì 23 settembre 2015

Recensione: Prendimi per mano di Sarina Bowen

Hello My Little Readers! 
Sì, sono viva! Mi è mancato tantissimo scrivere per voi in questi ventuno giorni (blogger da dipendenza), la scuola è ricominciata e già sono sommersa da compiti, inoltre sto rifacendo camera mia quindi sono stata impegnata nello spostare mobili, tingere e spostare libri (che sono più pesanti dei mobili, praticamente) ç__ç

Titolo: Prendimi per mano (The Ivy Years #1)
Autore: Sarina Bowen
Casa Editrice: De Agostini
Pagine: 231
Genere: New Adult
Prezzo cartaceo (rilegato): 14,90 €
Prezzo eBook: 6,99 €
Pubblicazione: 1 settembre 2015
                                                   Trama: Corey Callahan non avrebbe mai immaginato di iniziare il college inchiodata su una sedia a rotelle. È bastato un attimo, un maledetto attimo, per infrangere i sogni di una vita e rovinare una promettente carriera sportiva. Corey è convinta che nessuno al mondo possa capire come si senta… Almeno finché non incontra Hartley, il ragazzo che abita nell’appartamento di fronte al suo. Hartley è bello, affascinante e gentile. E ha smesso di giocare a hockey a causa di una frattura alla gamba che lo costringe a trascorrere i pomeriggi sul divano. L’amicizia tra Corey e Hartley è immediata, una scintilla che illumina i loro cuori. E così, tra stampelle, confidenze e risate a tarda notte, Corey inizia a sentirsi di nuovo se stessa. Di nuovo felice. Come se la vita avesse finalmente ricominciato a sorriderle ora che Hartley è lì insieme a lei. Ma c’è un piccolo problema: lui è fidanzato, con una ragazza assolutamente perfetta. E Corey non vuole compiere un passo sbagliato. Perché questa volta inciampare significherebbe cadere, e non rialzarsi mai più…

I motivi per cui ho voluto leggere questo romanzo sono due: Al primo posto, c'è che avevo una voglia matta di New Adult, e come saprete ad agosto le nuove uscite sono poche e nemmeno fantastiche, quindi ero a corto di materiale; e secondo, la trama mi incuriosiva molto. 
Era infatti una trama che se si discostava da tutti gli altri NA che avevo letto.

La storia è quella di Corey, una ex atleta di hockey che in seguito ad un incidente si ritrova inchiodata sulla sedia a rotelle, paralizzata dalla vita in giù. Quando Corey inizia il college si trova come vicino di stanza un ragazzo, Hartley, con una gamba ingessata. Lui sembra l'unica persona che la capisce. Lui sa cosa si prova a non a non poter fare delle cose normali, come superare una rampa di scale, e si sostengono a vicenda. Ci sono solo due problemi: Primo: Hartley ha una ragazza: Popolare, bella, ricca, apparentemente perfetta. Secondo La paralisi di Corey è permanente, l'ingessatura del ragazzo no. Lui potrebbe scaricarla subito dopo essere tornato come nuovo.

Non credo di aver sentito molti romance con in mezzo problemi fisici (Intesi come disabilità, malformazioni ecc... E non malattie come il cancro o simili). Se ci penso mi viene in mente "Sei il mio sole anche di notte" (Making Faces) di Amy Harmon, Forse un giorno della Hoover e basta. Quindi ero, ripeto, incuriosita da questa novità nella trama. Anche perché se scritti bene possono risultare molto emozionanti.
Pertanto, sono rimasta un po' con l'amaro in bocca quando ho scoperto che c'era la disabilità, sì, ma non era trattata alla perfezione. O meglio, avrei preferito più spazio dedicatogli e meno ai soliti drammi. Con questo non voglio dire che il libro fa schifo, ma che l'autrice non ha sfruttato al meglio la situazione che ha creato.

Un'altra cosa che non mi è piaciuta (e che non mi sarei mai aspettata) è stata l'evoluzione del rapporto tra i due. Avrei preferito qualcosa di più graduale, lento e, perché no, insicuro.
Invece da una pagina all'altra la loro relazione cambia di colpo, è stato leggermente disarmante.
Nei libri apprezzo molto di più una storia d'amore passo per passo, in cui non si bruciano le tappe e non si fa sesso subito dopo il primo bacio (Vi prego, no. Questo lo detesto.) rispetto a una alla "facciamo tutto di fretta così risparmiamo pagine per i problemi".
Anche meno riferimenti sessuali sarebbero stati graditi, ma è gusto personale. Non faccio i salti di gioia quando mi ritrovo d'avanti ad una storia spinta o su amici di letto (*anticipazioni time* Come è successo con un altro recente libro di cui spero di parlarvi.), ma non è nemmeno leale definirla così. Tra loro non c'è nessun accordo o contratto o chissà cosa, sono solo in una situazione complicata.

Ma assegniamo qualche punto a questa storia, suvvia. A suo favore ha la trama, alcune scene: per esempio, Hartley che la aiuta a fare qualcosa che lei non potrebbe fare da sola e anche il desiderio di Corey di essere normale.
La protagonista non si fa mettere i piedi in testa dai genitori che la credono un'impedita, ma cerca il più possibile di essere indipendente, anche se a volte tutto ciò la potrebbe mettere in stuazioni pericolose.
Lo ammetto, sono stata delusa da questa lettura, ma mi ha comunque tenuto compagnia, quindi non la definisco uno spreco di tempo. Se cercando una storia romantica veloce, senza impegno, diversa dal solito e un po' spinta, questa fa al caso vostro.

Vorrei concludere spendendo due paroline sulla copertina, perché ce n'è bisogno. Possiamo dire che la colpa non è del tutto della De Agostini, perché anche la copertina originale si mantiene su quello stile. (Lo stile dell'assassina. Lo stile di una ragazza che sta cercando di strozzare il fidanzato in una morsa letale, o che gli sta strappando i capelli. Il libro non è Prendimi per mano, è Prendimi per i capelli)
Un'immagine un po' più carina potevano trovarla, suvvia.


6 commenti:

  1. Ahahaha in effetti queste copertine sono un po' "estreme" ma quella italiana è più carina, secondo me. Il fatto che la protagonista sia su una sedia a rotelle mi interessa molto ma le tue critiche mi frenano un po' dal comprarlo. Bella recensione però! :)
    -Aranel

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    1. Grazie, Aranel! *-*
      Sì, tra le due anche io sceglierei l'italiana.
      Beh, magari prova, poi chi lo sa... Potrebbe piacerti più che a me ;)

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  2. Anche a me non ha fatto impazzire, però io a differenza tua ho apprezzato che la disabilità non fosse al centro dell'attenzione. Secondo è stata una scelta voluta e azzeccata per rendere al meglio il messaggio che nonostante la disabilità si può condurre una vita normale. Per il resto l'ho trovata una classica storia da young adult senza infamia nè lode.

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    1. Dici? Forse hai ragione, potrebbe essere una motivazione :)
      Ma sì dai, ogni tanto una storia leggera ci vuole

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  3. Ciao Layluccia! Okay, già lo sai, ci scommetto: a me non ispira questo, cioè l'ho visto e sono andata oltre senza problemi eheh xD Però da quello che hai scritto non mi sono persa granchè. A me invece la cover italiana piace, è carina, mi ha sempre fatto pensare a un amore da adolescente dolce dolce :3

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    1. Ciao Rosuccia *-*
      Lo sapevo! Ahahah, non avrei mai osato consigliartelo XD *coff *coff dopotutto tu sei quella che ha dato 4,5 stelle a "La corona di mezzanotte." *coff *coff Scherzo ahahahha :"D <3

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